Cosa leggi (e regali) a Natale lo decide la tua alta sensibilità
Come evitare libri non adatti + liste di regali approvati per altamente sensibili
Se vuoi che quest’anno a Natale ti arrivino solo libri che ti si addicono, inoltra questa mail a chi di dovere, e digli di iscriversi a Mercoledì. Mi ringrazierai.
Leggere libri inadatti per una persona altamente sensibile può essere un problema?
Yes, it may be. Se ciò che leggiamo impatta sul funzionamento cerebrale di chiunque - qualificando una lettura inadatta nell’ambito del “tempo perso” - per chi è altamente sensibile è tutto più amplificato. Un libro può rovinarti il sonno, e il giorno dopo. Questo perché chi è altamente sensibile fa incubi più vividi e il ricordo della notte “dura” più a lungo. Una lettura troppo emotiva potrebbe, inoltre, farti immaginare situazioni che con fatica ti toglierai di dosso, e, per gli empatici, farti piangere più di quanto necessario. C’è poi chi fra di noi risulta confusǝ, troppo agitatǝ e ansiosǝ, dopo una lettura inadatta.
Prima di capire come fare per evitare libri inadatti, un piccolo ripasso sottoforma di test.
Sei altamente sensibile? Lo scopri qui Non sai di che tipologia di alta sensibilità sei? Clicca qui Sei un highly sensitive seeker? Clicca qui Quanto ne sai di alta sensibilità? Testalo qui DISCLAIMER: Tranne il primo test - validato scientificamente - gli altri sono suggestioni che negli anni mi sono inventata per "giocare" con il costrutto dell'alta sensibilità. I risultati sono da considerare intuizioni per approfondire - e non etichette irremovibili.
LIBRI DA EVITARE - Urbi et orbi
Horror, libri con molta violenza, immagini vivide e atmosfere eccessivamente dark o angoscianti.
Manuali che vogliono spiegarti la vita, ovvero testi di auto-aiuto targettizzati sulla popolazione cosiddetta “normale”. Mercoledì ne ha già parlato altrove.
Libri che puntano a shockare il lettore. La reattività emotiva è già alta di nostro, grazie.
Cosa leggono le persone altamente sensibili?
Qualche info + consigli per regali. Ah, non hai ancora scaricato la guida al Natale per altamente sensibili? Recuperala qui.
Quanto legge l’highly sensitive seeker? Tanto.
Dategli un cofanetto, saghe fantasy, classici, e nuove uscite - ne sarà sempre entusiasta. Perché? Come perché? Nella sua vita, ha letto precocemente e compulsivamente, dagli ingredienti dei cereali fino ai bugiardini dei farmaci. Con il risultato che sembra di parlare con un’antologia vivente. Sì, perché unǝ HSS ha letto tutto, in tutti i momenti e in tutti i luoghi possibili: da solǝ e nel rumore, in bagno e sul tram, davanti alla tv e il giorno prima di un’importante scadenza sul lavoro. Nulla teme, nulla lǝ ferma. Come per le degustazioni di vino, adora le verticali: di un autore legge l’intera opera, e ti sa elencare con competenza l’annata, la composizione e il sapore. La sua lettura è - ahilui ahilei - competitiva. Se ci fossero gare di lettura - e da qualche parte ci sono di sicuro - le vincerebbe. C’è da dire, però, che non c’è cattiveria in questo approccio: all’HSS leggere serve per accumulare esperienze. Come finisce questa storia? Che, improvvisamente, il sensitive seeker si stanca e passa ad altro - vale per la lettura (in cui da un giorno all’altro lǝ potremmo trovare come espertǝ di armocromia selvaggia o alpinismo), ma anche per il resto. Da una lista empirica compilata da chi mi segue, è emerso che agli HSS piacciono: tutti i libri della Valerie Perrin (quella di “Cambiare l’acqua ai fiori”), classici come “Le affinità elettive” di Goethe e i racconti di Buzzati, insieme a “Mangia, prega, ama” di Elizabeth Gilbert o alla saga dell’”Amica geniale” di Elena Ferrante. Menzione particolare: i libri di Camilla Lackberg. Perchè, non lo so, ditemelo voi.
E il cognitivo?
Il tipo cognitivo impara, ma detesta i libri che fanno la morale. Leggere è un investimento prezioso: come si diceva una volta, no perditempo. Siccome poi di un libro cerca sempre di comprendere cosa trarne - un insegnamento, una dedica da spedire all’amica, o una citazione colta da sfoggiare alla cena con i colleghi - legge col radar, sempre alla ricerca di qualcosa. Per questo, ama la saggistica, i romanzi “down to earth”, concreti, e i libri particolari, che sviluppano punti di vista insoliti. Non sopporta il fantasy e il distopico, prova un senso di vertigine con libri troppo emotivi. Il realismo magico sudamericano, poi, provoca orticaria e lo stream of consciousness, non ne parliamo (non provate a regalare Joyce o la Woolf di Gita al Faro, per intenderci; la Ernaux meglio perchè concreta). Negli anni, strematǝ da libri non graditi, ha sviluppato selezioni chirurgiche: i romanzi intollerabili li butta, senza alcun senso di colpa, confortatǝ dai diritti del lettore di Pennac e da Zadie Smith (che su Review di novembre confessa di cestinare un libro dopo nemmeno un paragrafo, ma che, comunque, rintuzza: “Non è mica un reato non avere talento!” “Eh, grazie tante, Zadie”). Carǝ cognitivǝ, scusa la digressione, qui sappiamo che sei molto scrupolosǝ nelle scelte di acquisto. Ah, trovi irresistibili le (auto)biografie, vero?
Il sensoriale legge? Mmm, mica tanto.
Il sensoriale, di solito, ha altro da fare. In virtù dei suoi sensi sviluppati - tra cui uno o due che prevalgono sugli altri - non è detto che sia un amante della lettura. Intanto, odia gli e-book: non hanno odore, non puoi sentire con le dita le pagine che scorrono, non ci puoi prendere appunti. Se frequenta libri cartacei, questi devono essere in linea con la sua sensorialità: libri fotografici, albi illustrati, erbari, testi di cucina o manualistica dettagliata. Anche audio-libri, purché fatti bene a livello sonoro. L’elemento sensoriale prevale - quindi, la qualità delle grafiche e dei riferimenti agli altri sensi dev’essere accurata. Per ispirarsi per un regalo al sensoriale, scegli da fonti autorevoli. Se particolarmente godereccio, consiglio la newsletter di Angela Fronda sui libri di cucina - che non sono solo ricette, ma vera e propria letteratura. Per graphic novels e albi illustrati, chi più di Davide Calì per Frizzifrizzi potrà ispirarti? O, ancora, regala libri legati allo sport se la sensorialità è tipicamente propriocettiva: ma attenzione, il tipo sensoriale non è tanto interessato alle biografie degli sportivi, ma all’esperienza del corpo. Quindi: ok Open di Agassi, ma non le classiche biografie mainstream degli sportivi. Per approfondire la storia di sportive donne, eccoti un link interessante.
L’empatico, invece, leggerebbe tutto.
Non sempre è un bene, però. Come nella vita, il tipo empatico non si risparmia, leggendo. Si immerge - fazzoletti alla mano - senza paura di cambiare se stessǝ nella lettura. Certo è che questo approccio ha i suoi costi, in termini di identificazione con i personaggi e di impatto emotivo. Le indicazioni di Mercoledì, da buona cognitiva (ma anche da piemontese - il cui motto regionale è, come tutti sanno, esageruma nen), sono, appunto, di non esagerare. Attenzione, allora, ai libri che fanno perdere i confini (stream of consciousness in primis, ma anche romanzi in cui i personaggi si fondono gli uni con gli altri) e ai libri che suscitano alta reattività emotiva (un nome fra tutti: “Una vita come tante”, di Hanya Yanagihara). L’empatico li gradirebbe anche, ma i suoi familiari un po’ meno. Attenzione anche a quando leggere: la sera prima di andare a letto potrebbe provocare reazioni notturne acute. Trovate un momento che preveda una decompressione successiva. O leggete libri più facili di sera, dedicando tempo agli altri durante il giorno. Tanto per voi non è un problema, leggere più libri contemporaneamente.
Lo spirituale non legge: divina.
Partiamo col fatto che il tipo spirituale ama i tarocchi, l’esoteria, i libri di Jodorowski e, in adolescenza, ha letto almeno un Coelho. La lettura è un’esperienza totale e, per certi versi, trascendentale. Il suo è un campo larghissimo, quello del senso di comunità, che si tratti di fede/approccio alla vita o appartenenza sociale. Ecco perché, accanto a letture alte per qualità dello scritto - Ortese, Yourcenar, Christa Wolf - e per temi che oltrepassano la concretezza, lo spirituale accosta letture politiche per contribuire a risolvere questioni collettive. Nessun problema, poi - forse, inaspettatamente - con romanzi distopici, ambientati in epoche distanti e finanche i gialli: attraverso uno pervicace intuito, scopre prima degli altri come va a finire. La poesia? Ovvio che sì, meglio ancora se regalata. Ma, per essere amata dagli spirituali, non basta una Lamarque qualsiasi - Vivian, perdonami!: ci vuole di più, almeno la Szymborska. All’opposto, il tipo spirituale detesta i romanzi “freddi”, concreti, o gli autori che utilizzano l’ironia creando atmosfere distaccate o dileggiando - anche solo vagamente - altre persone o punti di vista.
LIBRI PER APPROFONDIRE L’ALTA SENSIBILITA’
Ora: per approfondire l’alta sensibilità, Mercoledì - che ha letto tutto quello che è uscito in Italia - consiglia i testi della Aron più un paio di altre opzioni qui sotto.
LISTA ALTAMENTE SENSIBILE
Rullo di tamburi! Fatte le dovute premesse, ecco alcune liste e indicazioni per i regali di Natale. Attenzione, però: non è una selezione per altamente sensibili. Per quello, occorre adottare le attenzioni di cui sopra o, alla peggio, chiedere consiglio a Mercoledì. Risponde sempre ;)
Tegamini ha stilato una lista di uscite recenti, ideali per regali curiosi: riviste, cofanetti, graphic novels, libri di ricette e stramberie. La trovi qui.
Per chi vuole solo romanzi, qui i consigli di alcune librerie indipendenti.
Per i sensoriali e gli amanti di albi illustrati d’autore o lavori di illustratori super, ogni settimana Davide Calì sforna 5 consigli a tema. Questa è la pagina dove perdersi ore a esplorare 5 libri sui draghi, sui nonni, sugli alberi, da leggere a più voci…
Per chi cerca saggi su temi specifici, lo shop del Festival della Filosofia di Modena e Sassuolo ha le PAGINETTE: raccolte di lectio magistralis che non sono state pubblicate altrove. Qui il link.
Per chi, invece, vuole lasciare al caso, tre abbonamenti che spediscono libri. Il primo, hehoola, fa arrivare ogni mese a casa (o sul kindle) un romanzo recentissimo, di solito di autori non italiani che sperimentano stile e generi. Molto GenZ, si concentra solo su uscite “particolari”. Romanzi.it, invece, è una startup che spedisce due o tre romanzi (non classici, ma nemmeno ultime uscite) di editori indipendenti, più qualche gadget. C’è poi hoppipolla, la scatola illustrata che ogni due mesi spedisce cultura indipendente - oltre ad almeno un libro a volta (anche classici o racconti poco conosciuti di autori 800-900), anche illustrazioni e qualcosa da sgranocchiare (questo mese, ad esempio, tre palline per l’albero di cioccolato; qualche mese fa delle caramelle a forma di dinosauro).
Per chi, invece, vuole auto-regalarsi una nuova uscita senza spendere un euro e vive a Torino, c’è la possibilità di adottare un libro con la tessera del Circolo dei Lettori. Entrando, c’è uno scaffale dove i libri si possono prendere in consultazione per un po’. Qui le istruzioni. Ci sarà una cosa simile nella tua città? Fammi sapere, che divulgo volentieri.
Per chi ama i libri usati, Vinted - che sì, sta riducendo i millenial alla dipendenza - è una risorsa preziosa per libri già amati e fuori catalogo a prezzi stracciati. Anche Mercoledì ha un suo negozio: eccolo!
Grazie per aver letto fino a qui!! ;)
Mercoledì torna l’ultimo mercoledì del mese, per riprenderci dopo le Feste. Forza e coraggio, auguri!
M(ercoledì)arzia
Dalla lettura di Mercoledì.
Mentre forme di meditazione orientale come lo zen diventavano di moda, Vonnegut sosteneva che in Occidente abbiamo un metodo tutto nostro per raggiungere gli stessi risultati di rallentamento del battito cardiaco e quiete mentale: si chiama «leggere racconti». Pratica che lui definì «pisolini buddisti».
Dan Wakefield, “Introduzione” a “Quando siete felici, fateci caso” di Kurt Vonnegut, 2017